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IN CANOA SIAMO TUTTI UGUALI – progetto fondazione Estense

PROGETTO FONDAZIONE ESTENSE 2019

Canoa Club Ferrara in collaborazione con il CASP

continua l’importante promozione dello sport verso le persone con disabilità, come si legge nel titolo del progetto

“In canoa siamo tutti uguali”

Interamente sostenuto dalla “Fondazione Estense 

Associazione tra fondazioni di origine bancaria dell’Emilia Romagna”

Contributo erogato € 5.000,00

 

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PROGETTO FONDAZIONE ESTENSE 2019

Canoa Club Ferrara in collaborazione con il CASP

“In canoa siamo tutti uguali”

Interamente sostenuto dalla “Fondazione Estense  – Associazione tra fondazioni di origine bancaria dell’Emilia Romagna”

Contributo erogato € 5.000,00

 

IN CANOA SIAMO TUTTI UGUALI”

  

 

CANOA CLUB FERRARA: CENTRO CASP

Già dai primi anni ’80 il Canoa Club Ferrara ha introdotto la pratica sportiva per le persone con disabilità, riuscendo con successo ed aprendo una nuova strada che è poi servita per la nascita della disciplina, oggi denominata paracanoa.

In trent’anni sono stati tantissimi i disabili che hanno provato e praticato questo sport, come tantissime sono state le manifestazioni organizzate dal CCF fra cui ben 17 Campionati Italiani di paracanoa. Numerosissimi i titoli conquistati a livello nazionale e internazionale dagli atleti del CCF.

Una convenzione con l’Unità di Medicina Riabilitativa San Giorgio, con l’Università di Ferrara e con l’INAIL garantisce il costante monitoraggio degli atleti grazie a fisioterapisti e strutture all’avanguardia. Questi sono requisiti che hanno permesso la nomina a pieno titolo del CCF come uno dei primi centri CASP in Italia.

Il CASP costituisce lo strumento territoriale del C.I.P. (Comitato Italiano Paralimpico) per favorire e aiutare la costruzione di un processo educativo sportivo nelle persone con disabilità. Promuove i valori paralimpici e facilita la formazione e la crescita dei giovani talenti. Per raggiungere questo obiettivo il CASP deve offrire una efficace azione formativa di base ad ogni disabile, qualunque sia la sua condizione di partenza. ll CASP lavora non soltanto sulla persona con disabilità ma soprattutto sulle condizioni che le permettono di esprimersi, ponendola al centro del progetto. Il CASP si fonda sulla convinzione che lo sport possa essere un mezzo di affermazione della persona e uno strumento utile sul territorio per il reclutamento di atleti italiani per i giochi paralimpici.

  

STAFF

Lo staff del settore paracanoa del Canoa Club Ferrara è formato da tecnici federali qualificati, specializzati in paracanoa e con Laurea in Scienze Motorie, i quali formano una équipe di grande esperienza. Un team che trova nelle due sedi del CCF un ambiente ideale completamente privo di barriere architettoniche.

 

      TIPOLOGIE DI DISABILITA’

All’interno del Canoa Club Ferrara possono partecipare soggetti aventi qualsiasi disabilita’, nessuno escluso:

  • Disabili fisici;

  • Disabili sensoriali;

  • Disabili intellettivo/relazionali.

PERCORSO INIZIALE E AGONISTICO

Il Casp permette ai ragazzi disabili di avvicinarsi al mondo dello sport, in questo caso alla canoa, offrendo delle lezioni iniziali gratuite per far conoscere la disciplina; un volta appassionato, il soggetto ha la possibilità di iscriversi alla società sportiva intraprendendo il percorso di allenamenti individuali o di gruppo, a seconda delle esigenze e delle possibilità. Tutto ciò mantenendo uno stretto contatto con i professionisti sanitari che lo hanno seguito durante il periodo di degenza o di malattia, creando l’equipe necessaria alla buona riuscita del percorso.

Punto di forza del Canoa Club Ferrara è l’integrazione fra atleti normodotati e atleti disabili; i gruppi di allenamento spesso sono misti proprio per cercare di abbattere totalmente le barriere sociali che i ragazzi disabili costantemente vivono nella loro quotidianità. Integrazione che arricchisce non solo il ragazzo disabile, ma soprattutto il compagno di squadra normodotato.

 

I BENEFICI DELLA PARACANOA

 

Dal punto di vista fisico, pagaiare rappresenta un esercizio molto completo, in grado di stimolare il corpo in modo uniforme. Il lavoro necessario per far avanzare la Canoa sulla superficie dell’acqua stimola in maniera dolce ma decisa la contrazione muscolare, tonificando in modo eccezionale la muscolatura residua.

Pagaiare aiuta a mantenere in salute tendini ed articolazioni, che acquistano mobilità favorendo movimenti via via sempre più ampi e, come in ogni esercizi fisico, il sistema scheletrico si rafforza in risposta agli stimoli che riceve. Inoltre viene stimolato un corretto funzionamento del cuore, e così l’intero organismo ha la possibilità di ossigenarsi.

Numerosi sono i vantaggi a livello psicologico, infatti dedicarsi a questo sport vuol dire trascorrere ore a stretto contatto con la natura, immersi nella magia degli ambienti in cui acqua e vegetazione si uniscono, creando panorami davvero spettacolari. Pagaiare è un’esperienza davvero rigenerante, che permette di scaricare lo stress e le tensioni, sperimentando quel profondo senso di serenità che può essere trasmesso dagli ambienti naturali e soprattutto dall’elemento acqua.

A livello psicologico poi, l’ allenamento integrato con i coetanei normodotati rafforza l’autostima del ragazzo disabile che, seduto in canoa come tutti gli altri, non nota

differenze, in canoa è difficile distinguere per esempio un ragazzo normodotato da un ragazzo in carrozzina!

 

DIFFICOLTA’ INIZIALI

La difficoltà iniziale dell’avvio alla pratica agonistica della canoa in un ragazzo disabile è il dover trovare, e spesso costruire, l’adattamento giusto per poter rendere il gesto tecnico della pagaiata il più efficace possibile, minimizzando lo sforzo per ottenere la resa migliore. Questo perché ogni tipologia di disabilità è diversa e diversamente va affrontata, sia fisicamente che psicologicamente. Motivo per il quale le prime lezioni vanno affrontate con rapporto 1 a 1, rapporto che in certi casi dev’essere protratto nel tempo; ciò però non toglie la possibilità di allenarsi comunque in concomitanza dell’allenamento dei coetanei, all’interno quindi dello stesso gruppo.

 

PROGETTO

Il nostro progetto vuole focalizzarsi su un target ben specifico di disabilità, i mielolesi, lesione che può comportare l’interruzione delle vie nervose ascendenti e discendenti del midollo spinale con conseguente mutamento, temporaneo o permanente, delle normali funzioni motorie, sensoriali o autonome, soprattutto a livello degli arti inferiori. Questi soggetti, grazie alla pratica della canoa, cominciano un percorso di recupero sia funzionale che sociale, che permette in parte il recupero delle capacità motorie e percettive. Nonostante questa mancata funzionalità, la pratica della canoa permette di effettuare ed apparire come i coetanei normodotati, perché la posizione seduta dentro l’imbarcazione nasconde e agevola i movimenti che a terra sembrano troppo complicati e in alcuni casi impossibili. Ovviamente, per permettere tutto questo, esiste una tipologia specifica di attrezzatura che mette in condizioni il soggetto di potersi esprimere al meglio senza nessun tipo di impedimento o difficoltà.

 

PIANO ECONOMICO

 

Di seguito un elenco rapido di attrezzatura

necessaria all’avviamento della pratica

sportiva:

 

Canoa, modello K1 Plastex

3.075,00

Pagaia, modello Jantex

410,00

Pagai ergometro, modello Kayakfirst

2.900,00

Seggiolino adattato, modello plastex

400,00

TOTALE: € 6.875,00

 

 

CONTRIBUTO EROGATO DA FONDAZIONE ESTENSE 5.000,00

 

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